Chi innoverà nel 2025? Imprenditrici TecnoNidi tra i 10 profili da seguire nel settore femtech. La classifica di StartupItalia

Data:
10/01/2025

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Chi innoverà nel 2025? Imprenditrici TecnoNidi tra i 10 profili da seguire nel settore femtech. La classifica di StartupItalia

Appartengono alle manager delle startup Sestre e Sexjujube beneficiarie della misura di agevolazione TecnoNidi – i profili inseriti tra i dieci maggiori innovatori nel settore femtech. La selezione è di StartupItalia, testata punto di riferimento dell’ecosistema dell’innovazione, che ha dedicato la terza puntata del proprio viaggio editoriale nel futuro delle startup di successo, alle molteplici declinazioni del mondo femtech.

Il settore raggruppa tutte quelle aziende che si occupano di salute femminile attraverso l’uso di tecnologie, con soluzioni che spaziano da wearable alle app, dall’intelligenza artificiale all’indipendenza finanziaria, dalla sostenibilità economica ai prodotti dedicati alla cura e all’igiene personale.

“Un campo molto vasto in cui non è semplicissimo distinguersi. In termini di investimenti – scrive StartupItalia –  il mercato è esploso nel 2021, quando a livello globale il venture capital ha superato per la prima volta i 2 miliardi di dollari con gli Stati Uniti a guidare la lista. Dal 2022 gli investimenti sono rallentati, probabilmente influenzati dalle mutevoli condizioni di mercato, ma sono rimasti comunque più elevati rispetto al 2020. Nel 2023 il settore ha attratto 882 milioni di dollari, di cui 230 milioni in Europa”. 

Ecco quali sono, quindi, secondo la selezione di StartupItalia, i 10 profili di italiani e italiane esperti in questo campo: Antonella e Nadia Amoruso,  Montserrat Fernandez Blanco, Laura Dedilectis, Aminata Gabriella Fall, Sabrina Fiorentino, Chiara Maggio, Vincenzo Mansi, Gaia Salizzoni, Camilla Sicuro, Assia Grazioli-Venier.

Sabrina Fiorentino e Antonella e Nadia Amoruso con le loro startup hanno dato vita a progetti imprenditoriali beneficiari della misura agevolazione regionale TecnoNidi gestita da Puglia Sviluppo e rivolta alle startup tecnologiche. Si tratta di Sestre e Sexjujube.

Le tre imprenditrici sono inserite da StartupItalia tra gli italiani che hanno contribuito alla crescita dell’ecosistema dell’innovazione. Ecco perché:

 

Sabrina Fiorentino - Sestre

Assieme alla sorella Silvia e alle socie Sonia e Gloria Elicio, Sabrina Fiorentino ha dato vita a Sestre, startup che, in bosniaco, significa “Sorelle”. L’obiettivo di questa realtà è quello di diventare un punto di riferimento per il benessere mestruale, la fertilità femminile e la cura di malattie invisibili, come la vulvodinia e l’endometriosi, per la quale Sestre ha ideato il primo integratore scientificamente dimostrato che ne coadiuva il trattamento, migliorando la qualità della vita delle donne in tutte le sue fasi.

Nell’ultimo anno, Sestre ha iniziato ad affiancare le donne anche tramite un servizio di salute digitale che permette di personalizzare le terapie. L’azienda è attualmente impegnata nello sviluppo di una piattaforma tech in grado di predire il rischio di infertilità in base allo stato di salute del microbiota.

 

Antonella e Nadia Amoruso - Sexjujube

Nel 2019, assieme a Silvia Petrella, Antonella e Nadia Amoruso hanno fondato Sexjujube, una startup che si occupa di vendita di sex toys per persone affette da patologie motorie agli arti inferiori e superiori, consulenze e formazione all’educazione sessuale. Con sede a Bari, in Impact Hub, Sexjujube lavora per abbattere i tanti tabù che ancora si celano anche nella sfera della sessualità vissuta da persone disabili. La realtà delle 3 co-founder punta sull’educazione sessuale a scuola e nella creazione di impatto sociale.

 

Nella foto il team di Sestre: da sinistra, Silvia Fiorentino - Board e Founder; Sabrina Fiorentino - Board e Founder; Ludovica Fioravanti - Brand Manager.


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