Da oggi a Lecce la prima “South Edition” del BioInItaly Investment Forum. Delli Noci: “Economia circolare e biotecnologie obiettivi strategici per la Puglia”

Data:
11/04/2022

Internazionalizzazione e attrazione investimenti In primo piano
Da oggi a Lecce la prima “South Edition” del BioInItaly Investment Forum. Delli Noci: “Economia circolare e biotecnologie obiettivi strategici per la Puglia”

Presentati i progressi e le opportunità di investimento e di sviluppo, soprattutto nel campo della bioeconomia circolare, anche per le imprese del Sud. In Puglia valore aggiunto di 5,2 miliardi di euro.

Lecce, 11 aprile 2022 – Un valore aggiunto di 5,2 miliardi di euro e un’occupazione pari a 183mila addetti. Con questi numeri la Bioeconomia pugliese si colloca al 3° posto fra le regioni italiane per occupati e all’8° per valore aggiunto. Quest’ultimo rappresenta il 7,5% del valore aggiunto regionale mentre gli occupati sono il 13,2% del totale pugliese.

È quanto è emerso oggi durante la prima giornata del “BioInItaly Investment Forum”, l’evento di riferimento per l’innovazione nel campo delle biotecnologie e della bioeconomia circolare che la Regione Puglia ha voluto a Lecce e per la prima volta al Sud.

Nel Castello Carlo V dopo i saluti istituzionali, la prima sessione si è aperta con la presentazione dei dati del Rapporto 2021 di Intesa Sanpaolo dedicato alla bioeconomia in Italia.

Nel 2020 nel nostro Paese – è stato detto – la bioeconomia intesa come sistema che utilizza le risorse biologiche, inclusi gli scarti, come input per la produzione di beni ed energia, ha generato un output pari a 317 miliardi di euro, occupando poco meno di due milioni di persone.

In Italia il potenziale di sviluppo della Bioeconomia in ottica circolare è elevato e diffuso lungo tutto il territorio nazionale. Le stime del valore aggiunto nelle regioni italiane evidenziano un ruolo particolare delle regioni del Mezzogiorno, dove la Bioeconomia rappresenta il 6,7% del valore aggiunto e il 10,7% degli occupati (anno 2018).

Organizzato da Federchimica Assobiotec, Cluster Nazionale della Bioeconomia circolare Spring e Intesa Sanpaolo Innovation Center, in collaborazione con Regione Puglia, Puglia Sviluppo e con il supporto di ITA, Invest in Italy, LGCA e Bioeconomy Ventures, BioInItaly Investment Forum – South Edition, nella sessione di questo pomeriggio, ha permesso di approfondire, con esperti e aziende di spicco del settore, l’evoluzione della bioeconomia in Italia e conoscere le tendenze e le opportunità che le biotecnologie possono offrire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile voluti dalle politiche europee e nazionali.

Dopo la presentazione dei Rapporto di Intesa Sanpaolo i lavori sono proseguiti con la sessione su “Ricerca e Innovazione per la ripresa e la resilienza italiana”, alla quale hanno partecipato rappresentanti delle Università della Campania e del Salento, dell’Enea, dell’Acquedotto Pugliese e del Distretto Tecnologico H-Bio.

Nelle sue quattordici edizioni nazionali BioInItaly Investment Forum ha permesso di raccogliere oltre 70 milioni di euro a favore di imprese innovative biotecnologiche e progetti di impresa alla ricerca di nuovi fondi.

Presenti importanti investitori anche in questa prima edizione al Sud. In particolare i rappresentanti di Cetma, Indaco Sgr, Kiverdi, Intesa Sanpaolo Innovation Center, Bioeconomy Ventures, NatureWorks e TerraNext che hanno animato la sessione “Investire nella transizione ecologica: l’Italia nella competizione internazionale”.

Diversi gli interventi a commento della prima giornata:

 

Alessandro Delli Noci, Assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia

“L’economia circolare è uno degli obiettivi delle politiche industriali della Regione Puglia e le biotecnologie sono per noi un settore strategico, con un valore export verso il mondo di oltre 656 milioni di euro nel 2021, più del 7,6% dell’intero fatturato export della Puglia. Le biotecnologie hanno mille sfaccettature e pur partendo dalla salute dell’uomo investono in modo trasversale ogni settore economico, con il pregio di diffondere processi e prodotti innovativi. La Puglia ha raggiunto importanti risultati in diversi comparti delle biotecnologie. Adesso le nostre imprese innovative e le stesse politiche regionali sono pronte alle nuove sfide della bioeconomia circolare. In un simile contesto proprio le startup, che mostrano una particolare vivacità, possono fare la differenza. Per questo siamo fieri di aver portato in Puglia la prima edizione nel Sud del “BioInItaly Investment Forum". Siamo certi che alimenterà sviluppo e attrazione di nuovi investimenti in Puglia”.

 

Elena Sgaravatti, Vice Presidente Assobiotec - Federchimica

Le biotecnologie rappresentano uno strumento di grande rilevanza e una prospettiva di estremo interesse nell’attuale contesto socio-economico globale poiché possono dare un contributo molto importante per uno sviluppo sostenibile, un’economia prospera e rispettosa dell’ambiente, meno dipendente dai combustibili fossili e dalle risorse non rinnovabili. Nel nostro Paese c’è un tessuto di start-up e piccole e medie imprese biotech molto fertile: tante idee e progetti di grande valore che possono rappresentare un elemento essenziale per guidare la transizione verso un'economia basata sull’efficienza delle risorse e sulla valorizzazione degli scarti. Realtà che però molto spesso faticano a passare a una fase di crescita e consolidamento del proprio business anche per mancanza di fondi e finanziamenti. Come Assobiotec lavoriamo da 14 anni al BioInItaly Investment Forum per far sì che sempre più idee innovative possano incontrare il capitale ed avere uno sviluppo concreto. Vedere nascere oggi una “South edition” ci riempie di orgoglio”

 

Mario Bonaccorso, Direttore del Cluster SPRING

“L’evento di Lecce rappresenta un’importante occasione di riflessione e confronto sui temi dell’innovazione e della transizione ecologica, in un momento particolare dell’evoluzione umana, dove il modello di sviluppo dissipativo e orientato al mero profitto è messo a dura prova dall’evidenza degli effetti drammatici del cambiamento climatico ma anche dalla pandemia e dalla tragedia della guerra in Ucraina. Non c’è transizione ecologica senza bioeconomia circolare e sostenibile e senza imprese innovative. A Lecce parliamo di questo e del ruolo strategico che hanno le Regioni per favorire il cambio di paradigma. Ringrazio Regione Puglia, che fin dalla costituzione del Cluster SPRING ha aderito al nostro Tavolo permanente delle Regioni, per avere fortemente voluto nella bellissima città di Lecce questo forum e sono certo che anche grazie al Next Generation EU il Mezzogiorno d’Italia saprà ritrovare quel protagonismo che gli compete sul fronte della ricerca, dell’innovazione e della creazione di valore in piena armonia con l’ambiente che ci circonda e con la salute degli esseri umani e degli animali”.

 

Maurizio Montagnese, Presidente Intesa Sanpaolo Innovation Center

“La sostenibilità e l’economia circolare stanno assumendo un ruolo sempre più rilevante in questo contesto di grande trasformazione per le imprese, accelerato dagli ultimi avvenimenti geopolitici. Il nostro Gruppo si è sempre distinto per l’attenzione alla bioeconomia circolare e alla sua promozione, pubblicando dal 2012 il Rapporto sulla Bioeconomia in Europa e promuovendo dalle origini il BioInItaly Investment Forum, a supporto delle iniziative imprenditoriali nell’ambito delle Scienze della Vita. Siamo particolarmente soddisfatti di estendere questa iniziativa alla Puglia, dove vogliamo attrarre startup, investitori e aziende per costruire insieme un futuro sostenibile per la crescita delle prossime generazioni”.

Nelle sessioni di oggi sono intervenuti Mario Bonaccorso, Direttore Cluster SPRING; Carlo Maria Salvemini, Sindaco di Lecce; Fabio Pollice, Rettore Università del Salento; Nicola Delle Donne, Presidente reggente di Confindustria Lecce; Alessandro Delli Noci, Assessore allo Sviluppo economico Regione Puglia; Laura Campanini, Direzione Studi di Intesa Sanpaolo; Amedeo Lepore, Università della Campania L. Vanvitelli e SPRING; Vito Grassi, VP Confindustria con delega alla Coesione Territoriale; Grazia Barberio, Dipartimento Sostenibilità ENEA; Francesca Portincasa, Acquedotto Pugliese;

Maria Svelto, Distretto Tecnologico H-Bio; Alessandro Sannino, Università del Salento; Giovanni Ronco, Confindustria Puglia; Marco Alvisi, Cetma; Antonella Beltrame, Indaco Sgr; Marcello Somma, Kiverdi; Massimiano Tellini, Intesa Sanpaolo Innovation Center; Filippo Martinelli, Bioeconomy Ventures; Mariagiovanna Vetere, NatureWorks; Marco Noseda, TerraNext.

La giornata conclusiva di domani sarà dedicata al tema dei finanziamenti e degli investimenti in innovazione con la partecipazione di Puglia Sviluppo, ITA e con lo European Circular Bioeconomy Fund.

Chiuderà la due giorni l’Arena Investment Meeting con la presentazione, ad un panel di investitori ed esperti della finanza, di 6 startup innovative che hanno ideato concrete soluzioni per uno sviluppo e una crescita sostenibile del Paese. Di queste, tre sono pugliesi.

 

BioInItaly Investment Forum – cos’è

Nato nel 2008 per volontà di Assobiotec, è un evento che permette alle imprese innovative biotecnologiche e ai progetti di impresa, alla ricerca di nuovi fondi, di incontrare investitori provenienti da tutto il mondo. Dal 2010 è affiancato all’Intesa Sanpaolo Start-up Initiative e dal 2015 viene preceduto da un roadshow nazionale finalizzato alla raccolta e alla selezione dei progetti più interessanti. L’edizione 2022 è organizzata da Assobiotec, Intesa Sanpaolo Innovation Center e dal Cluster Spring. La South Edition si avvale della collaborazione di Regione Puglia, Puglia Sviluppo e del supporto di ITA, Invest in Italy, LGCA e Bioeconomy Ventures.

 

 

 

 

 

 

 


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