Equity Puglia. Ottanta milioni a disposizione di startup e imprese innovative. Presentati gli accordi di finanziamento tra Puglia Sviluppo e le Società di Gestione del Risparmio
Data:
25/09/2024
Entra nel vivo Equity Puglia, lo strumento finanziario destinato a dare impulso alla crescita di startup e Pmi innovative aumentandone la solidità patrimoniale. A disposizione delle aziende che intendono investire in Puglia ci saranno complessivamente 80 milioni di euro, tra risorse pubbliche e private: 40 milioni le une, 40 le altre.
Per rendere possibile una simile iniezione di risorse, sono stati stilati gli accordi di finanziamento con le quattro Società di Gestione del Risparmio (Sgr) - Vertis, AVM Gestioni, Eureka! Venture e Indaco Venture Partners – che si sono candidate ad investire i 40 milioni di risorse private attraverso i propri fondi di venture capital e hanno superato la procedura di selezione indetta da Puglia Sviluppo.
I quattro accordi sono stati presentati oggi dall’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Alessandro Delli Noci, dalla presidente di Puglia Sviluppo, Grazia D’Alonzo, dal vice direttore generale Andrea Vernaleone e dai rappresentanti delle quattro Sgr: Antonella Beltrame, co-fondatrice e Investment director di Indaco Venture Partners, Stefano Peroncini, amministratore delegato di Eureka! Venture; Alberto Stanghellini, amministratore delegato di AVM Gestioni e Renato Vannucci, vice presidente di Vertis.
Al centro di ogni accordo, i rapporti tra le Sgr e Puglia Sviluppo. Ad entrare in gioco, per ciascuna delle quattro Società, sono infatti due fondi, uno principale e l’altro di coinvestimento: da un lato quello della Sgr che rende disponibili per investimenti in Puglia 10 milioni di euro (fondo principale), dall’altro quello costituito da Puglia Sviluppo con 10 milioni di risorse pubbliche (fondo di coinvestimento) che affianca ciascuno dei fondi principali.
Ma saranno le quattro Sgr a gestire sia il fondo principale che quello di coinvestimento che sono strettamente correlati.
Gli accordi si soffermano su alcuni dettagli. Tra le caratteristiche del fondo di coinvestimento innanzi tutto quello di qualificarsi come “fondo per il venture capital”, ossia un fondo che investe almeno il 75% dei capitali raccolti in società non quotate, nel caso specifico dovrà trattarsi di startup e Pmi innovative che possono essere in fase di costituzione, di avvio dell’attività o di sviluppo del prodotto o servizio. Dovranno essere già costituite e registrate, essere società di capitali (ad esempio Srl o Spa) e, condizione imprescindibile, realizzare il proprio piano d’impresa in Puglia attraverso l’apertura di un’unità locale che dovrà permanere operativa nel territorio regionale.
Obiettivo del fondo, supportare lo sviluppo dell’ecosistema pugliese in settori strategici sostenendo i progetti di sviluppo a medio e lungo termine delle startup e Pmi innovative e aumentando così la solidità patrimoniale delle aziende.
Tra i settori strategici, l’aerospazio, l’agroindustria, la green e blue economy, le biotecnologie, l’It, l’intelligenza artificiale, la transizione energetica e trasformazione digitale, la meccatronica, la robotica, l’healthcare, l’innovazione applicata alle infrastrutture e all’industria.
Gli accordi saranno validi sino al 31 dicembre del 2033 mentre gli investimenti in capitale di rischio nelle imprese dovranno essere realizzati entro il 2029.
“Con la sottoscrizione degli accordi di finanziamento, prende avvio concretamente lo strumento finanziario Equity”, ha detto l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Alessandro Delli Noci. “Questa misura, così innovativa, esalta il potenziale delle nostre startup e piccole e medie imprese innovative, che finalmente potranno fare quel salto di qualità impossibile in assenza di risorse e competenze adeguate. La dotazione disponibile, di 80 milioni di euro, tra risorse pubbliche e private, è un’iniezione enorme di liquidità che avrà il pregio, da un lato, di far crescere aziende ad alto contenuto innovativo, dall’altro, di sviluppare nel nostro territorio innovazione e tecnologia e diffondere l’utilizzo del “venture capital” in Puglia, cioè quel capitale di rischio con cui si finanzia un’attività ad elevato potenziale di sviluppo, nonostante l’investimento sia rischioso. Questa misura, con le altre sette già attive, completa il cruscotto degli strumenti ampliando la platea delle imprese che vogliono innovare in Puglia”.
“Siamo ad un punto cardine nell’iter dello strumento Equity Puglia”, ha sottolineato la presidente di Puglia Sviluppo Grazia D’Alonzo. “Puglia Sviluppo continua, quindi, nell’impegnativo lavoro teso ad offrire al sistema imprenditoriale pugliese nuove opportunità, mettendo in campo un ulteriore strumento finanziario che potrà investire in operazioni di seed, startup financing, early stage ed expansion, ovvero dalla fase iniziale all’espansione, garantendo nuova finanza fino a 10 milioni di euro per singola operazione. Per le startup e le Pmi pugliesi sarà una piccola rivoluzione che fornirà le risorse per importanti percorsi di innovazione”.
“Il Fondo Equity – ha spiegato il vice direttore generale di Puglia Sviluppo Andrea Vernaleone – non ha come obiettivo unico quello di sostenere finanziariamente le startup e le Pmi innovative. Il Fondo valorizzerà il potenziale innovativo sia delle startup pugliesi che avranno la possibilità di concretizzare il proprio progetto imprenditoriale sia delle imprese non pugliesi che potranno trovare sul nostro territorio terreno fertile per localizzare i propri investimenti innovativi. Il Fondo Equity ha attratto in Puglia investitori specializzati che per i prossimi anni opereranno stabilmente nella nostra regione consolidando i propri rapporti con il sistema delle Università e i centri di ricerca; siamo certi che renderà la Puglia uno dei territori migliori per lo sviluppo delle startup innovative”.
“Per noi di AVM è cruciale la valorizzazione delle eccellenze e del potenziale insito nei distretti regionali: la Puglia presenta realtà interessanti in numerosi settori, e per questo abbiamo già investito nel territorio” ha commentato Alberto Stanghellini, amministratore delegato di AVM Gestioni. “La nostra partecipazione al Fondo Equity Puglia rafforza questo impegno: il venture capital rappresenta una valida alternativa per generare opportunità di crescita sostenibile investendo nelle competenze e nei settori dell’economia reale. La principale sfida per le Pmi italiane è quella di innovare i propri processi produttivi attraverso l’implementazione delle più moderne tecnologie, esaltando l’incredibile know-how insito nelle aziende”.
“Abbiamo candidato Eureka! Fund per lo strumento Equity Puglia perché siamo fermamente convinti che la regione sia ricca di opportunità nell’ambito deep tech e trasferimento tecnologico, grazie anche alle partnership che abbiamo con alcuni dei più importanti centri di ricerca e università locali tra cui il Politecnico di Bari, Cnr, Iit, Università degli Studi Bari e il Cetma”, ha sottolineato l’amministratore delegato Stefano Peroncini. “Dopo aver effettuato 25 investimenti in tecnologie strategiche abilitate dall’innovazione nei materiali il nostro obiettivo è di completare rapidamente e valorizzare ulteriormente il portafoglio con nuovi investimenti che possano fare leva sulle competenze e le risorse della Regione Puglia”.
“Ringraziamo le Istituzioni per la fiducia che ci è stata accordata, stiamo lavorando per l’avvio del Fondo Principale, da cui dipende l’avvio del fondo parallelo Equity Puglia. La pipeline dei progetti che stiamo esaminando vede molte iniziative qualificate provenienti dalla Puglia – ha affermato Antonella Beltrame, co-fondatrice e Investment director di Indaco Sgr. Crediamo con convinzione che la collaborazione tra settore pubblico e privato sia molto utile ad accelerare lo sviluppo di progetti innovativi. Siamo pronti a mettere a frutto la nostra expertise per dialogare con tutti gli interlocutori del progetto, dalle potenziali aziende coinvolte, alle istituzioni e ai centri di ricerca, e contribuire alla crescita dell’innovazione in Puglia”.
Per Renato Vannucci, vice presidente di Vertis e presidente del Comitato Investimenti dei fondi ‘Vertis Venture 6 Digital Sud’ e ‘Vertis Venture 7 Digital Puglia’, “grazie alla sua localizzazione geografica, Vertis ha realizzato la maggioranza dei propri investimenti nel Sud, di cui tre in Puglia, regione che ben conosce grazie anche agli accordi in essere con le principali università e incubatori d’impresa. Questa partnership pubblico privata è tra le migliori misure funzionali per lo sviluppo del territorio. Vertis ha già gestito un analogo strumento nella Regione Lazio e può quindi ‘certificare’ il significativo supporto alla crescita di nuove iniziative imprenditoriali. Oltretutto, è opportuno ricordare che si tratta di investimenti da parte della Regione Puglia - e non di contributi a fondo perduto - con l’obiettivo del rimborso del capitale rivalutato”.
Le Società di Gestione del Risparmio (Sgr)
Sono quattro le Società di Gestione del Risparmio (Sgr) che hanno superato la procedura di selezione indetta da Puglia Sviluppo nel 2023 e finalizzata a raccogliere proposte per la partecipazione con fondi di venture capital ad operazioni di investimento in piccole e medie imprese innovative che hanno programmi di sviluppo sul territorio pugliese.
Ecco un breve profilo.
AVM Gestioni, Sgr con sede a Milano investe con fondi dedicati nei settori del life essentials (food&beverage, health&beauty, domotica), della robotica, della cybersecurity e dell’impact finance.
Eureka! Venture, Sgr di Milano, con sede anche a Roma, due fondi di venture capital, è interessata ad investimenti tecnologici ad alto impatto, progetti basati sulla ricerca scientifica e investimenti in tecnologie digitali.
Indaco Venture Partners, Sgr con sede a Milano, gestisce attualmente sette fondi di venture capital destinati a startup e scalup che innovano nel deep tech, nelle life sciences e nel digitale.
Vertis, Sgr di Napoli con uffici operativi anche a Milano, gestisce nove fondi, due di private equity e sette di venture capital, e assume partecipazioni in progetti di ricerca, spin-off, startup e Pmi.
Come funziona lo strumento Equity Puglia
Lo strumento Equity Puglia si incentra sull’operatività di quattro fondi principali delle Sgr, Società di Gestione del Risparmio, e altrettanti fondi di coinvestimento alimentati da risorse pubbliche messe a disposizione da Puglia Sviluppo. Tutti i fondi sono gestiti dalle Sgr e potranno realizzare investimenti in capitale di rischio (equity) di nuova emissione, mediante l’iniezione di nuove risorse finanziarie nelle imprese.
Lo strumento finanziario regionale, con la dotazione complessiva di 40 milioni, potrà apportare nuovo capitale nelle startup e piccole e medie imprese pugliesi ed attiverà ulteriori 40 milioni di euro di risorse private essendo la partecipazione regionale limitata al 50% di ciascuna operazione.
Gli investimenti nelle “società target” (startup e piccole e medie imprese innovative non quotate) saranno effettuati pari passu, cioè agli stessi termini e condizioni tra il fondo di co-investimento costituito con risorse pubbliche e il fondo principale del gestore specializzato.
Le società target possono essere in fase di costituzione, di avvio dell’attività o di sviluppo del prodotto o servizio. Dovranno essere già costituite, essere società di capitali e realizzare il proprio piano d’impresa in Puglia.