Forum #mareAsinistra. De Vito: “Nella nuova programmazione già arrivati progetti per 1,4 miliardi di investimenti. Quadruplicati gli investimenti rispetto al ciclo precedente”
Data:
20/11/2024
“Nel nuovo ciclo di programmazione (2021-2027) a soli 10 mesi dall’attivazione degli strumenti, sono arrivati progetti per un valore di 1,4 miliardi di euro”. L’ha detto il direttore generale di Puglia Sviluppo, Antonio De Vito (nella foto con l'assessore Delli Noci), intervenendo questa mattina alla seconda edizione del Forum “#mareAsinistra: Le politiche vincenti per l'attrattività della Puglia” organizzato da The European House – Ambrosetti con Regione Puglia e Puglia Sviluppo e in programma fino alle 17 di oggi, 20 novembre 2024, nel padiglione 152 della Fiera del Levante.
“Per i Contratti di Programma, lo strumento rivolto principalmente alle grandi imprese – ha sottolineato De Vito - sono arrivate domande per 233 milioni di euro. Delle 47 istanze, 22 provengono da fuori del contesto pugliese, dunque da altre regioni e da altri Paesi. Per i Pia, Programmi integrati di agevolazione, sono stati proposti investimenti per 762 milioni: su 124 istanze, 40 provengono da fuori regione. Per TecnoNidi, lo strumento di agevolazione rivolto alle startup tecnologiche, su 100 istanze arrivate, 60 provengono da realtà esterne alla Puglia, e quattro di queste dal contesto europeo. Abbiamo quadruplicato il volume degli investimenti rispetto ai primi 10 mesi della precedente programmazione. Questo dimostra che aver alzato l’asticella su ricerca industriale e innovazione ha intercettato il gradimento di Pmi e startup che guardano con particolare attenzione a questi temi”.
“La sfida adesso – ha continuato – è come migliorare questa performance anche incentivando la collaborazione tra startup e grandi imprese. Intendiamo incidere su formazione, trasferimento tecnologico e internazionalizzazione e sull’inserimento di figure tecniche manageriali all’interno delle imprese. Inoltre stiamo cercando di semplificare la vita delle imprese facendo in modo che con un unico progetto integrato di sviluppo siano in condizione di affrontare le sfide della transizione digitale, energetica ed ambientale. Occorre però anche un maggiore coordinamento tra politiche nazionali e regionali per evitare inutili e dannose duplicazioni e sovrapposizioni degli interventi”.