Ipres: Puglia regione italiana col maggior incremento degli investimenti fissi lordi, terza in Europa tra i territori destinatari delle politiche di coesione
Data:
18/07/2024
La Puglia è la prima regione in Italia e la terza in Europa per il maggior incremento percentuale degli investimenti fissi lordi negli anni 2013-2021. Si tratta di acquisti di beni materiali durevoli come macchine, impianti, attrezzature, mobili, mezzi di trasporto, costruzioni, fabbricati e terreni.
È quanto emerge dallo studio “La Puglia in Europa” della Fondazione Ipres - Istituto Pugliese di Ricerche Economiche e Sociali - che ha realizzato un confronto tra le regioni meno sviluppate dei paesi trainanti dell’Unione Europea (Francia, Spagna, Germania e Italia), finalizzato a misurare l’impatto delle politiche di coesione.
Tra i territori presi in esame, la Puglia occupa il terzo posto dopo la regione francese della Mayotte e quella spagnola di Ciudad de Melilla.
Analizzando le variazioni cumulate degli investimenti fissi lordi tra il 2013 e il 2021 “La Germania – si legge sul report – presenta una variazione cumulata pari al +37,7%; la Spagna registra un incremento del 38,6%, anche le sue regioni si attestano su questo livello di crescita, ad eccezione di Ciudad de Ceuta (-9,1%). In Francia (+31,2%) è presente la regione con la variazione cumulata degli investimenti fissi lordi maggiore, la Mayotte (+109,8%); non sono tuttavia assenti territori che hanno riportato variazioni negative o prossime allo zero, è il caso di Guadalupe (-5,4%), Martinica (+0,4%) e Guyane (-1,7%)”.
“L’Italia (+34,6%) e le sue sottounità territoriali hanno riportato variazioni positive, la più alta è stata registrata dalla Puglia (+44%)”.
Negli anni tra il 2000 e il 2022, “In merito alla comparazione con le regioni meno sviluppate dell’area est-europea” – si legge nelle note conclusive –, la Puglia registra un Pil pro-capite superiore rispetto al valore medio dei territori qui analizzati. Nello specifico il cluster delle regioni meno abbienti si compone prevalentemente di territori bulgari, rumeni e polacchi; il cluster intermedio vede la presenza di territori in massima parte ellenici. Il cluster più performante vede la presenza della Puglia insieme a regioni ungheresi e ceche, con alcune regioni autonome lusitane”.