Finanziamenti per la creazione di impresa
Finanziamo l'avvio di microimprese di nuova costituzione realizzate da soggetti svantaggiati e le piccole imprese innovative e startup che intendono avviare o sviluppare piani di investimento a contenuto tecnologico.
TECNONIDI
(Programma regionale FESR-FSE+ 2021-2027)
TecnoNidi si rivolge alle startup tecnologiche e alle piccole imprese innovative che hanno investito in ricerca e sviluppo e che attraverso l’avviso regionale intendono avviare o sviluppare in Puglia piani di investimento a contenuto tecnologico finalizzati all’introduzione di nuove soluzioni produttive o di servizi per la valorizzazione economica di risultati di conoscenze acquisite o derivanti dalla attività del sistema della ricerca pubblica o privata.
L’importo complessivo del progetto imprenditoriale dovrà essere compreso tra 50mila e 350mila euro, di cui massimo 250mila euro destinati ai costi di investimento e massimo 100mila euro destinati ai costi di funzionamento. Le agevolazioni prevedono un contributo a fondo perduto e un prestito rimborsabile a tasso agevolato sulle spese per investimenti, nonché un ulteriore contributo a fondo perduto per le spese di gestione sostenute nei primi 12 mesi di attività.
L’istanza di accesso alle agevolazioni è preceduta dalla presentazione di una domanda preliminare, redatta e inviata unicamente in via telematica, attraverso la procedura online all’indirizzo www.sistema.puglia.it/portal/page/portal/SistemaPuglia/tecnonidi, a partire dal 23 novembre 2023.
Le misura è strutturale e pluriennale, quindi non ha scadenza ma sarà aperta finché ci saranno risorse disponibili.
Per ulteriori info consulta qui l’Avviso pubblico.
NIDI (Nuove Iniziative di impresa)
(Programma regionale FESR-FSE+ 2021-2027)
La misura consiste in un supporto per la creazione di microimprese, attraverso un contributo a fondo perduto e un prestito rimborsabile a tasso zero sulle spese per gli investimenti e un ulteriore contributo a fondo perduto per le spese di gestione sostenute nei primi mesi di attività. Lo strumento agevola compagini giovanili, imprese femminili, nuove imprese e imprese turistiche; in ogni caso è richiesta la partecipazione per almeno il 50% della compagine sociale da parte di soggetti con difficoltà di accesso al mondo del lavoro.
L’investimento proposto può avere un valore compreso tra 10mila e 150mila euro, con un’agevolazione che varia al crescere del valore dell’investimento. L’agevolazione consiste per il 50% in un prestito rimborsabile e per il restante 50% in un contributo a fondo perduto che può arrivare al 75% per le imprese femminili e giovanili virtuose, che avendo rendicontato gli investimenti e restituito regolarmente la prima metà del prestito, non dovranno più restituire la parte residua.
La procedura di accesso alle agevolazioni è molto semplice. Occorre accedere tramite Spid al sito www.sistema.puglia.it/nidi e compilare una domanda preliminare che descrive le caratteristiche tecniche ed economiche del progetto, i profili dei soggetti proponenti, l’ammontare e le caratteristiche degli investimenti e delle spese previste.
La misura, aperta dal 14 dicembre 2023, è strutturale e pluriennale, quindi non ha scadenza ma sarà attiva finché ci saranno risorse disponibili.
Per ulteriori info consulta qui l’Avviso pubblico
EQUITY PUGLIA
(Programma regionale FESR-FSE+ 2021-2027)
Con lo strumento finanziario Equity Puglia, la Regione in virtù dell’Accordo di Finanziamento stipulato con Puglia Sviluppo, intende ampliare le opportunità di accesso ai finanziamenti del capitale di rischio per favorire la crescita ed il consolidamento di startup e Pmi a carattere innovativo con programmi di sviluppo sul territorio della Puglia.
Lo strumento finanziario regionale, con la dotazione di 40 milioni totali, mette a disposizione complessivamente 80 milioni di euro, tra risorse pubbliche e private.
Destinatarie delle risorse saranno le cosiddette “società target”, cioè startup e piccole e medie imprese innovative non quotate che possono essere in fase di costituzione, di avvio dell’attività o di sviluppo del prodotto o servizio. Inoltre dovranno essere già costituite, essere società di capitali e realizzare il proprio piano d’impresa in Puglia.
Lo strumento prevede diverse fasi.
Fase 1
Il primo step è stato raccogliere con un Avviso pubblico, aperto dal 28 giugno al 6 ottobre 2023, proposte di adesione da parte di Società di Gestione del Risparmio (Sgr) ai fini della costituzione di fondi in cui Puglia Sviluppo investirà. La procedura di selezione indotta da Puglia Sviluppo ha individuato quattro gestori:
- AVM Gestioni, Sgr con sede a Milano investe con fondi dedicati nei settori del life essentials (food&beverage, health&beauty, domotica), della robotica, della cybersecurity e dell’impact finance.
- Eureka! Venture, Sgr di Milano, con sede anche a Roma, due fondi di venture capital, è interessata ad investimenti tecnologici ad alto impatto, progetti basati sulla ricerca scientifica e investimenti in tecnologie digitali.
- Indaco Venture Partners, Sgr con sede a Milano, gestisce attualmente sette fondi di venture capital destinati a startup e scalup che innovano nel deep tech, nelle life sciences e nel digitale.
- Vertis, Sgr di Napoli con uffici operativi anche a Milano, gestisce nove fondi, due di private equity e sette di venture capital, e assume partecipazioni in progetti di ricerca, spin-off, startup e Pmi.
Le quattro Sgr si sono candidate ad investire 40 milioni di risorse private attraverso i propri fondi di venture capital. A questi si aggiungono altrettanti fondi di coinvestimento, alimentati da risorse pubbliche messe a disposizione da Puglia Sviluppo.
Fase 2
Tutti i fondi, sia privati che pubblici, sono gestiti dalle Sgr. Per questo a settembre 2024 sono stati sottoscritti quattro Accordi di finanziamento, uno per ciascuna Società, che disciplinano i rapporti tra le Sgr e Puglia Sviluppo.
Ciascuna Sgr rende disponibili per investimenti in Puglia 10 milioni di euro (fondo principale), al quale si aggiunge il coinvestimento di Puglia Sviluppo con altrettanti 10 milioni di risorse pubbliche (fondo di coinvestimento) che affianca ciascuno dei fondi principali.
Gli investimenti nelle “società target” saranno effettuati pari passu, cioè agli stessi termini e condizioni tra il fondo di co-investimento costituito con risorse pubbliche e il fondo principale del gestore specializzato. Agli Accordi di finanziamento seguiranno i relativi regolamenti.
Fase 3
Sottoscritti gli accordi di finanziamento, le Sgr hanno avviato la ricerca delle “società target” nelle quali realizzare investimenti per sostenere i loro progetti di sviluppo a medio e lungo termine. Trattandosi di “equity” gli investimenti saranno in capitale di rischio di nuova emissione.
Le imprese interessate a presentare la propria candidatura possono rivolgersi direttamente Società di Gestione del Risparmio (Sgr) indicate al paragrafo “Fase 1”: AVM Gestioni; Eureka! Venture; Indaco Venture Partners e Vertis.
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